Quando si ha una percezione di distanza dalla realtà fisica, e si ha la sensazione di vivere in una bolla, frequentemente, si sperimenta anche un livello elevato di ansia.

La vita appare distante, in alcuni casi addirittura sembra irraggiungibile, ed il mondo circostante sembra un film proiettato su uno schermo. Questa condizione descrive la percezione soggettiva di chi non è in contatto con il proprio corpo.

Quando questa sensazione è perenne, ci accompagna dall’infanzia sino all’età adulta, spesso è dovuta a una condizione energetica correlata allo scarso radicamento.

Come counselor olistica, e persona che ha vissuto esattamente queste esperienze a livello personale, mi occupo dell’aspetto energetico-emotivo di questa condizione che può essere associata all’esperienza della Ferita da Rifiuto, ed alle caratteristiche che essa presenta.

Le cause: perché si prova questo senso di distacco dalla vita?

Le persone che hanno queste caratteristiche condividono una medesima esperienza di vita caratterizzata dalla crescita in un ambiente poco accogliente, a volte addirittura ostile, in cui hanno potuto concretizzare questa difesa che corrisponde al ritiro dalla vita.

Ritiro che ,come descrive benissimo la bioenergetica ,è un ritiro della propria energia nella parte centrale del corpo, a discapito della periferia.

Queste persone hanno un colorito pallido, mani e piedi freddi a prescindere dalla stagione e dalla temperatura esterna ,ed in generale percepiscono poco il proprio corpo,ed è per questo che ,ancor meno, sono in contatto con l'ambiente esterno, con gli altri, con la vita.

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In alcuni casi la Ferita da Rifiuto, che corrisponde a questa condizione energetica ha origine nel periodo della gestazione. Potrebbe essere provocata da una madre che non desiderava la gravidanza, da condizioni di vita particolarmente dure vissute dalla madre durante la gestazione, da problemi di ipercontrattilità dell’utero materno.

In tutti questi casi il bambino, durante le fasi del suo sviluppo intrauterino ,avrebbe percepito un ambiente ostile. La mancanza di connessione con la vita sarebbe espressione di una carenza di connessione energetica con la terra, ovvero mancanza di radicamento.

Gli stati d’ansia e le crisi di panico

L’ansia che accompagna la sensazione di vivere in una bolla e quindi la percezione di distacco dalla vita, sarebbe una risposta difensiva a situazioni percepite come “pericolose”.

Chi soffre di questa problematica ,probabilmente a causa di associazioni che la persona inconsciamente compie con esperienze traumatiche del passato, percepisce come pericolose tutte le “situazioni nuove”, mai sperimentate prima. Le vive come fonte di estremo disagio, sufficiente per scatenare attacchi di ansia che possono arrivare fino a crisi di panico.

Queste persone soffrono tantissimo di ansia da anticipazione, ansia sociale, e sono molto a disagio e preoccupati quando devono affrontare situazioni nuove,quando si trovano in ambienti che non conoscono, quando sono in luoghi dove c’è tanta gente e molta confusione.

Esempio stazioni, centri commerciali, luoghi affollati, come mercati, fiere, ma anche partecipare a funzioni religiose come la messa della domenica, in cui c’è molta gente.

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La percezione del proprio corpo.

Queste persone non hanno molta vicinanza col corpo fisico, sperimentano il corpo nelle rare esperienze di contatto con l’ altro, contatto che per loro è comunque qualcosa di difficile da sostenere nel tempo.

Sono spesso maldestri nei movimenti ed impacciati, sbattono contro le porte, o contro le altre persone,perchè non percepiscono i confini del proprio corpo fisico.

Non sono in contatto nemmeno con i bisogni del loro corpo, e spesso hanno difficoltà a percepire la fame, la stanchezza, la fatica,le variazioni di temperatura.

Queste persone possono uscire senza cappotto d’ inverno o con un golfino in piena estate.

Non curano particolarmente l’ abbigliamento e la propria persona, e nutrono più la mente del corpo.

Amano leggere e documentarsi e se stanno studiando un argomento possono tranquillamente dimenticarsi di mangiare.

La relazione con l’ altro e con l’ ambiente.

Abbiamo visto sopra che queste persone stanno male, e soffrono di crisi di panico ed ansia in determinate circostanze. Per questo motivo hanno la tendenza ad essere molto abitudinarie, a frequentare gli stessi luoghi e le stesse persone, a mangiare sempre le stesse cose. Questo deriva principalmente dal fatto che ogni esperienza nuova è vissuta come un salto nel buio e porta con sé notevoli carichi di angoscia e paura.

Non hanno bisogno di contatto, e spesso il contatto con l’ altro si riduce a momenti in cui questo è necessario: la spesa, le relazioni con i colleghi di lavoro. Anche nella socialità prediligono contesti in cui ci sia tranquillità, spazio e silenzi, ambienti a loro congeniali sono le biblioteche, le librerie ed i musei.

Le richieste d' aiuto di chi ''vive in una bolla''.

Chi vive questa condizione soffre principalmente per due motivi: la scarsità di relazione e di interazioni sociali, e lo stato perenne di ansia.

L’ ansia, l’ angoscia e la depressione che deriva dalle difficoltà incontrate da queste persone nell’ integrare la propria esperienza di vita in un contesto sociale, ma anche la precarietà con cui percepiscono la propria esperienza, segnata da questi continui malesseri, che il più delle volte non si sanno spiegare e che li portano ad avere comportamenti evitanti.

Per alcuni è difficile lavorare e mantenersi con un lavoro, a causa dei continui malesseri e del disagio che deriva nello stare a contatto con gli altri. Per altri è difficile avere amicizie, relazioni o tempo per sé, rispettare i bisogni del proprio corpo, e si ha la sensazione che la vita sia una continua lotta per la sopravvivenza.

Cosa può fare la floriterapia di Bach?

Alcuni Fiori di Bach sono molto efficaci nel riequilibrare gli squilibri energetici, tipici di chi vive in una bolla. Dal mio punto di vista di counselor con formazione in bioenergetica e mediazione corporea, le persone che hanno questo tipo di problematiche possono essere aiutate con i Fiori di Bach e gli esercizi di bioenergetica.

Tra i Fiori di Bach ce ne sono alcuni particolarmente indicati:

  • Aspen aumenta il senso di sicurezza
  • Clematis favorisce il radicamento.
  • Scleranthus aumenta la connessione con il corpo fisico.
  • Mimulus è utile per trattare l'ansia da anticipazione.

Concludendo chi ha la sensazione di ''Vivere in una bolla'' può trarre beneficio sia dal counseling a mediazione corporea, sia dall' assunzione di alcuni Fiori di Bach specifici per questo problema, e questo percorso può essere di supporto alla psicoterapia .

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Counselor esperta in fiori di Bach.

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